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ARCOBALENI, ARCOBALENI OVUNQUE
Nel mese dedicato all’orgoglio Gay, in parallelo alle marce e agli eventi che vengono organizzati in tutte le principali città del mondo, anche il marketing fa la sua parte nella lotta per i diritti della comunità LGBTQ, e lo fa tingendo di arcobaleno le campagne pubblicitarie dei più importanti brand.
IKEA – “DRÄG”
In prima linea, sulla nostra lista e nella realtà, troviamo IKEA.
IKEA Canada, per celebrare l’orgoglio gay, ha lanciato su Facebook ed Instagram la “colorata” campagna “DRÄG”: delle Drag queen sfilano sulla passerella indossando abiti che loro stesse hanno progettato e modellato utilizzando prodotti come tende da doccia, ombrelli e persino alcune lampade, tutte made in Ikea.
“Being yourself makes beautiful things happen!”: questo è il succo dell’iniziativa, che rientra nella più ampia campagna “Beautiful Possibilities“, incentrata sui temi della diversità sociale e del rispetto ambientale.
Altro portabandiera del marketing gay-friendly è Starbucks, attivo sostenitore delle cause LGBTQ, tanto che la compagnia ha fondato nel 2007 la Starbucks Pride Alliance ed ha persino aperto un profilo dedicato su Twitter, @StarbucksPride. Anche quest’anno il colosso della caffetteria non è venuto meno al suo impegno come golden sponsor del Pride di Londra: la bandiera arcobaleno è stata issata sulla cima del quartier generale dell’azienda, lo Starbucks Support Center a Seattle; le vetrine dei negozi Starbucks sono state decorate ad hoc e palloncini con scritto “#LoveHappensHere” hanno riempito la città. Ma soprattutto è stato presentato il modello 2018 della Starbucks Pride T-shirt. È infatti dal 2005 che l’azienda produce ogni anno una t-shirt a tema.
Si parlava di arcobaleni giusto? Netflix, la più importante azienda di distribuzione di film e serie di internet ha abbracciato la causa LGBTQ ed in occasione del Pride Month, infatti, sono apparsi dei cartelloni pubblicitari sparsi per la città, e in particolare alla stazione metro di Porta Venezia di Milano, che su uno sfondo arcobaleno citavano “Raimbow is the new black”, una rivisitazione gay-friendly di una delle sue serie più famose: “Orange is the new Black”.
A proposito di colossi, come poteva mancare Coca-Cola? L’impegno del brand nelle questioni sociali, riconosciuto al Diversity Brand Award 2018 con il premio come “marchio più inclusivo”, si è confermato nella decisione di partecipare per la prima volta come sponsor all’edizione italiana del Pride. La multinazionale ha distribuito delle lattine special edition in cui l’inconfondibile logo del marchio è stato rivisitato in chiave Pride.
Infine parliamo di Instagram. La piattaforma, in quanto prima tra i canali della condivisione sociale, è stata letteralmente invasa da foto, video, stories e quant’altro a tema Pride. A tal proposito, l’app ha deciso di personalizzare due hashtag molto particolari: provate a scrivere #LoveIsLove o #Pride e lo vedrete!
Riconoscendo ancora una volta l’efficacia di una campagna pubblicitaria ben studiata, in questo caso è d’obbligo dare spazio anche ad un altro aspetto della pubblicità, che è forse il più importante: l’aspetto sociale. Perché la pubblicità non è solo uno strumento acchiappa-clienti, al contrario è uno dei mezzi di comunicazione più efficaci: diretto, immediato, veloce, libero. È per questo che nella definizione della propria strategia di marketing, è importante cercare di ritagliare uno spazio che sia dedicato a una divulgazione utile, meno commerciale e più umana, che non influenzi solo gli acquisti del destinatario, ma che ne influenzi, positivamente, la mentalità.