L’incubo più grande di ogni comunicatore è l’anacronismo.
Quando un messaggio è anacronistico non ha orecchie che possano ascoltarlo, parla una lingua antica e straniera.
Tuttavia via c’è una differenza fondamentale tra saper rispettare lo spirito del tempo (quello che i filosofi tedeschi chiamerebbero Zeitgeist) ed essere aderenti alla realtà.
La pubblicità, in genere, tende a idealizzare episodi e oggetti della vita reale.
Avete presente la pubblicità della Mulino Bianco?
Vediamo una classica famiglia italica che si appresta a fare colazione.
Tutti sono felici e pronti ad affrontare la giornata con una voglia di vivere tale da farti chiedere cosa ci sia di tanto “stupefacente” in quelle Nastrine.
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