Che sta succedendo ad X?

Che sta succedendo ad X?

Nel primo anno dalla sua acquisizione da parte di Elon Musk, X (precedentemente noto come Twitter) ha affrontato una serie di sfide significative che hanno portato a un notevole calo del suo valore di mercato. Valutata a circa un terzo dei 44 miliardi di dollari spesi per l’acquisto, la piattaforma ha sperimentato un drastico declino, caratterizzato da una ristrutturazione massiccia del brand e delle sue funzionalità, un calo delle entrate pubblicitarie e cambiamenti nella leadership. Questi sviluppi hanno rispecchiato le difficoltà incontrate nel mantenere la base di inserzionisti e utenti, con un risultato netto di una diminuzione del 55% delle entrate pubblicitarie rispetto all’anno precedente. Nonostante queste turbolenze, l’attuale CEO di X, Linda Yaccarino, ha espresso ottimismo per il futuro, anticipando un ritorno alla redditività e l’introduzione di nuovi piani di abbonamento premium.

X sta per rivoluzionare il modo in cui le persone interagiscono, dall’intrattenimento e alle transazioni, tutto su una piattaforma unificata” ha dichiarato Linda Yaccarino, che ricopre il ruolo di CEO di X dall’arrivo di Musk. Ha parlato delle funzionalità attuali di X, come la capacità di caricare video di lunghezza estesa, persino pari a quella di un film, e di quelle previste per il futuro, tra cui effettuare videochiamate direttamente sulla piattaforma senza la necessità di scambiarsi numeri di telefono.

Inoltre, con “transazioni“, Yaccarino fa allusione all’ambizione di Musk di evolvere X in un’app che abbraccia ogni aspetto, simile a WeChat in Cina, permettendo agli utenti di svolgere anche transazioni finanziarie.

L’annuncio di Elon Musk

Contestualmente a queste sfide, Elon Musk ha annunciato l’intenzione di abbandonare completamente l’uso della scheda SIM per comunicare esclusivamente attraverso X.

Musk prevede che questa transizione avverrà “tra pochi mesi”, concentrandosi sulle comunicazioni personali e professionali sulla piattaforma di social media che ha acquistato.

Tuttavia, la decisione di Musk solleva dubbi sulla sua fattibilità. Esperti hanno espresso preoccupazioni per le potenziali complicazioni, come la difficoltà di ricevere codici di sicurezza via SMS, cruciali per l’autenticazione a due fattori. Inoltre, l’accesso limitato alle chiamate solo per gli utenti abbonati al servizio Premium di X, con un costo di otto dollari al mese, pone questioni di accessibilità.

Le alternative di X sono in crescita

Nel frattempo, il panorama dei social media sta assistendo all’emergere di nuovi concorrenti che cercano di capitalizzare le controversie e le sfide affrontate da X. Tra questi, Bluesky si distingue come una piattaforma di microblogging alternativa, lanciata ufficialmente al pubblico con l’obiettivo di offrire un’esperienza simile a quella del Twitter originale, ma con una filosofia decentralizzata e open source. Bluesky promette un’interfaccia pulita e minimalista, accogliendo gli utenti delusi dalle ultime evoluzioni di X.

Questi sviluppi evidenziano una fase di turbolenza e trasformazione nel mondo dei social media, con Musk che rimane una figura centrale.

La sua scelta di affidarsi esclusivamente a X per le comunicazioni riflette la sua fiducia nella piattaforma e la sua propensione a sfidare le convenzioni, in un settore dei social media estremamente competitivo.

Vedremo se il futuro darà ragione a Elon.