E-Sport, la nuova frontiera del Marketing

Quando abbiamo inventato i giornali qualcuno ha pensato bene di stamparci in mezzo una bella pubblicità.

In seguito abbiamo inventato il cinema, la televisione, le macchine, gli autobus i dirigibili e davanti queste nuove invenzioni abbiamo pensato “C’è dello spazio? Buttiamoci una bella pubblicità”.

La pubblicità è magica: sta lì, non fa nulla, occupa uno spazio. Tuttavia, se lo spazio è quello giusto, la pubblicità può renderti ricco. Per questo si sono sempre cercati nuovi spazi per arrivare a più persone possibile.

Qualche decennio fa la pubblicità ha così invaso il mondo dello sport, così amato e seguito. Maglie brandizzate, banner pubblicitari in ogni stato, bevande che danno il nome a competizioni internazionali.

Fu la combinazione Sport/Televisione a dare questa spinta: la pubblicità negli stadi, ad esempio, finì per raggiungere molte più persone di quelle che erano allo stadio.

Negli ultimi anni, se l’amore per lo sport da parte del pubblico è rimasto lo stesso, c’è un nuovo tipo di televisione che promette gli stessi rivolgimenti della sua antenata.

 

Il fenomeno E-Sport

Il mondo dell’ E-Sport sta crescendo esponenzialmente negli ultimi anni. I Gamer di tutto il mondo hanno deciso che in termini di dedizione, allenamento e sacrificio non sono secondi a nessuno sportivo.

Così sono nate leghe professionistiche e non, riguardanti i giochi on-line più seguiti.

Ma ci volevano i soldini per fare tutte queste cose….

 

Che cosa può promettere un sacco di soldini pretendendo solo di essere guardata?

 

 

Ecco che il mondo dello sport, come un tempo aveva fatto con la Tv, abbracciando il mondo di internet, si è trovato sotto la luce di nuovi, ma non meno potenti, riflettori.

I brand di tutto il mondo si sono fregati le mani, la pubblicità ha cominciato a fioccare e i soldi pure.

I brand sono apparsi ovunque: banner nelle dirette streaming e product placement, sponsorizzazione di eventi e tornei, brandizzazione dell’abbigliamento degli sportivi…

Gli E-Sports garantiscono una buona resa ai brand che investono nella pubblicità che li popola e questo accade perché si rivolgono ad un target ben preciso.

Quando un target è preciso, quando conosci perfettamente chi ti ascolterà, è molto più facile proporre qualcosa. Difficilmente troveremo la pubblicità di un adesivo per dentiere in un banner del campionato europeo di League of Legend.

Il pubblico degli E-Sport è composto in massima parte da millennials e centennials.

Questa è davvero una buona notizia per i pubblicitari, dato che, come dimostra  uno studio di Nielsen Esports, questo tipo di target e davvero difficile da raggiungere tramite i canali tradizionali.

 

  • Il 61% non guarda la televisione
  • Il 70% passa più tempo a guardare gli esports rispetto agli sports tradizionali.
  • Quasi il 90% sa nominare almeno uno sponsor di E-sports che non è legato al settore del gaming.

 

Il target c’è, dunque, e ce ne è pure parecchio!

Newzoo stima che il numero di Esports Enthusiasts, ovvero coloro i quali seguono almeno una volta al mese contenuti esports, crescerà del +13% CAGR (2018-2022) arrivando a più di 297 milioni

 

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