
Twitch, dove Gaming e Social Network si incontrano
Prima ancora di tutta questa interconnessione, questa mania dell’intrattenimento sempre ed ovunque, prima di Netflix, Instagram, Tik Tok e chi più ne ha più ne metta, c’era un altro modo perfetto per buttare via un pomeriggio come si deve: i videogiochi.
Due tasti, chi se ne frega!
Due dimensioni, chi se ne frega!
Offline, chi se ne frega!
Tutta una generazione a giocare a Tetris, Pacman, Super Mario.
Quello era il futuro.
L’essere umano aveva creato il virtuale, mai come allora la scienza più all’avanguardia si era messa al servizio del mondo semplicemente per divertirlo.
Questa tendenza tutta animale verso il gioco, quel divertissement, sempre agognato, si esprimeva ai suoi massimi livelli di fascinazione.
Dopo poco avrebbe fatto ancora di meglio.
Ad un certo punto è arrivato Internet ed il mondo dei videogiochi si è vestito di nuovo fulgore. Il nuovo mondo interconnesso, pieno di opinioni ed esperienze diverse, si è rivelato un terreno fertile per una evoluzione del mondo dei videogiochi.
Una intesa innata, due grandi progressi che si abbracciano e si riconoscono, in virtù della loro comune stirpe: Social Network e Gaming si uniscono.
UN NUOVO ORIZZONTE PER IL GAMING
I Videogiocatori sono usciti, virtualmente o meno, dalla loro cameretta e hanno scoperto un mondo che non vedeva l’ora di fare da Player 2.
Troppo poco spesso dimentichiamo che il mondo dei videogiochi potrebbe, a ragione, rivendicare la paternità dei moderni Social Network.
Pensiamo ad esempio a Second Life, un Social Network con tutti i crismi.
Stiamo parlando del 2003, il mondo aveva scoperto internet da poco e già manifestava la necessità di sruttarne il potenziale sociale.
Ecco che il mondo virtuale sembrava il candidato migliore per raggiungere l’obiettivo.
Dopo poco, con l’avvento di Facebook, il Social si è emancipato definitivamente dalla dimensione ludica, ma non da quella virtuale ed ecco che sono nati i moderni Social Network.
Ma il mondo dei videogiochi ha continuato il suo corso, diventando sempre più realistico e coinvolgente, finchè non ha trovato il modo di esprimersi nel nuovo linguaggio imposto dai suoi figli ingrati.
Su Youtube cominciarono ad apparire i cosiddetti Gamer che registravano i propri gameplay, generando grandissimi volumi di interazioni e coinvolgendo tantissimi spettatori.
IL FENOMENO TWITCH
Nel 2007, si afferma il live streaming e Justin Kan e Emmett Shear intuiscono che potrebbe essere l’occasione per un ulteriore salto di qualità per il mondo del gaming.
È così che nasce Justin.tv, che dal 2011 tutti conosciamo con il nome di Twitch.tv.
Nel 2014, Amazon ne intravede il potenziale e sborsa 970 milioni di bruscolini per debuttare, a tutti gli effetti, nel mondo dei Social Network.
Oggi Twitch è una realtà affermatissima che conta 140 milioni di visitatori mensili e 9,2 milioni di streamer attivi mensilmente. Piano piano sta anche abbandonando l’originale predilezione per lo streaming di contenuti relativi al gaming.
Il mondo della musica, ad esempio, sta facendo largo uso delle possibilità di promozione garantite da un pubblico ben targettizzato.
Questo è testimoniato dalla presenza sempre più diffusa si canali aperti da celebrities legate al mondo della musica, come quello di Fedez.
Twitch è ormai diventato una piazza ambitissima per pubblicità di ogni tipo.
Sono i numeri che ci spiegano il motivo: la piattaforma segna più di 1.792 miliardi di ore di streaming seguite in un mese, con una media di 100 minuti al giorno per utente.
Secondo l’analisi effettuata da CreationDose, autorità nel mondo dell’influencer marketing e vicina alle community di Millennial e Generazione Z, l’evoluzione dei nuovi contenuti condivisi sta rendendo Twitch la piattaforma di riferimento per il 2021, adatta ad attivare campagne di influencer marketing.
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