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GIORNATA NAZIONALE CONTRO IL BULLISMO | #iLoveMarketing

[vc_row][vc_column][vc_column_text c_id=”.vc_1581069266587″]Oggi 7 febbraio è la Giornata Nazionale contro il bullismo.

Il bullismo è una brutta piaga che affligge l’umanità dalla notte dei tempi.

Ma il fatto che ci sia più o meno da sempre, non lo naturalizza come comportamento sociale, anzi ne sottolinea la sua pericolosità e gravità.

Perché il bullismo può avere conseguenze davvero devastanti perché si affronta solitamente in età adolescenziale, quando le vittime, spesso, non hanno ancora nessuno strumento per potersi difendere adeguatamente.

È la prepotenza, la prevaricazione di chi è più grande e più grosso e, solo per questo, si sente in diritto di schiacciare chiunque sia più debole di lui.

Questa è la definizione di bullismo.

Ogni anno, in occasione della giornata mondiale contro il bullismo, la grande macchina della comunicazione si muove per porgere una mano alle vittime del bullismo, perché comunicare il proprio disagio è sempre il primo passo per superarlo.

Oggi, per la nostra rubrica #iLoveMarketing, vediamo le 5 campagne di comunicazione contro il bullismo più suggestive ed efficaci di sempre.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text c_id=”.vc_1581067905035″]

#1 BULLYING JR

La campagna contro il bullismo di Burger King mette l’accento su un atteggiamento troppo diffuso, che è il carburante di ogni forma di bullismo: l’indifferenza degli altri.

“We bullied an High School jr and a Whopper jr, to see which one received more complaints”

“Abbiamo bullizzato un liceale e un panino, per vedere chi avrebbe ricevuto più solidarietà”

Questa è la sfida che dà origine all’esperimento.

https://www.youtube.com/watch?v=0e8fcpYX5us

Nel ristorante viene inscenata una situazione di bullismo, in cui un ragazzo viene maltrattato da alcuni compagni.

Alle persone che assistono in silenzio alla scena vengono serviti i loro ordini… solo che qualcosa va storto.

I panini ordinati sono stati “bullizzati”.

Un operatore del fast food, durante la preparazione, prende letteralmente a cazzotti i panini dei malcapitati.

I risultati sono impietosi.

Gli stessi che avevano assistito in silenzio all’episodio di bullismo, adesso si ribellano agli operatori del fast food, rei di aver rovinato il loro amato panino.

Sebbene il 95% dei clienti si sia ribellato vedendosi recapitare un hamburger “bullizzato”, solo il 12% di questi ha deciso di fare qualcosa per difendere il ragazzo. 

It’s just easier to do nothing“. Le cose facili, però, non portano mai da nessuna parte.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text c_id=”.vc_1581068058408″]

#2 NON STIAMO ZITTI

La campagna #nonstiamozitti, è una iniziativa del Telefono Azzurro.

Il telefono azzurro è una onlus nata nel 1987, con l’obiettivo di difendere i diritti dell’infanzia.

Dal 1990 è attivo un numero verde per permettere ad ogni bambino di denunciare dei maltrattamenti subiti.

La campagna #nonstiamozitti, mette l’accento sulla necessità della comunicazione.

Comunicare, denunciare il proprio disagio è la parte più difficile per chi è vittima di maltrattamenti, ma allo stesso tempo è il primo passo per essere aiutati.

In occasione di questa campagna, il Telefono Azzurro ha messo insieme le dichiarazioni di tantissimi personaggi del mondo dello spettacolo italiano, che hanno, ognuno a suo modo,incitato le vittime di bullismo a raccontare la loro condizione.

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#3 BULLISNO!

BullisNo! è una iniziativa della Fondazione Milano Scuole Civiche.

Nel 2016 la Fondazione decide di collaborare con la ACBS (Associazione Contro il Bullismo Scolastico).

La Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti mette a disposizione la propria competenza e realizza quattro cortometraggi contro il bullismo.

Dai quattro cortometraggi emergono quelli che sono i principi da cui non si può prescindere se si vuole combattere il bullismo.

  • È importante che le persone che assistono ad episodi di bullismo non rimangano indifferenti.
  • La condivisione del proprio disagio, chiedere aiuto, è il primo passo per sfuggire ai maltrattamenti.
  • Fare squadra contro il bullismo, schierarsi dalla parte del più debole è il modo migliore per scoraggiare un bullo.
  • Non bisogna mai minimizzare la gravità degli atti di bullismo.

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#4 SASSO, CARTA E FORBICI – Android

Durante la notte degli Oscar del 2016, Android decide di proiettare un corto animato che abbia come tema la lotta al bullismo.

Il video vuole rimarcare la necessità di un sostegno vicendevole per poter fronteggiare il bullismo.

Questo sostegno, però, può arrivare da chi meno te lo aspetteresti.

Prendendo spunto dal gioco della morra cinese, nel video vengono presentati tre personaggi: un foglio di carta, una forbice e un sassolino.

I tre supereranno la loro apparente diversità, per sostenersi a vicenda e scampare ai maltrattamenti che ognuno subirà proprio dai suoi stessi simili.

Il video in questione, oltre a rimarcare l’importanza del sostegno da parte degli altri, vuole mettere l’accento anche sul fatto che spesso, la diversità, anche se dapprima ci spaventa, può rappresentare una vera e propria ricchezza e addirittura una salvezza.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text c_id=”.vc_1581070232531″]

#5 MAI PIÚ UN BANCO VUOTO

Nell’epoca dei social network, la distinzione tra virtuale e reale è sempre più flebile.

Spesso ciò che si subisce virtualmente si ripercuote sulla vita reale.

Così anche il fenomeno del bullismo si è trasformato e, come fosse un virus, ha infettato anche gli ambienti virtuali, come ad esempio i social network, che rappresentano una parte fondamentale della vita di un adolescente di oggi.

Così è nato il cyberbullismo.

Mai più un banco vuoto” è una campagna che vuole denunciare il problema del cyberbullismo.

Stefania è una ragazza adolescente che si presenta alla sua nuova classe.

È dovuta scappare dalla scuola dove era prima, a Varese, perché dei suoi amici avevano tradito la sua fiducia, prendendosi gioco di lei, umiliandola ed esponendola al pubblico scherno dei social network.

Ma tutto questo non sta accadendo realmente.

Stefania non si sta presentando davvero alla sua nuova classe.

Stefania non ha nessuna nuova classe, nessuna nuova amicizia da stringere.

Stefania non è mai scappata da Varese, a Varese ci rimarrà per sempre e avrà per sempre 13 anni.

Anche se Stefania è un personaggio inventato, la sua storia è accaduta davvero.

Nel 2013, a Novara, Carolina Picchio, 13 anni, si reca ad una festa di compleanno.

Beve un po’ troppo e cade in uno stato di incoscienza.

I suoi amici, non riconoscendo la gravità dello stato di Carolina, si prendono gioco di lei mimando atti sessuali con il suo corpo inerme.

Fra loro un ragazzo riprende tutto con il telefono e invia il video ad altri amici su WhatsApp.

I giorni successivi, per Carolina, sono un inferno e tantissimi suoi coetanei la insultano senza un apparente motivo.

L’onta è troppo grande e troppo fragile l’anima di Carolina.

“Le parole fanno più male delle botte”, scrive.

Poi si lancia dalla finestra, mettendo fine alle sue sofferenze.

La storia di Carolina Picchio ha smosso l’opinione pubblica.

Il suo caso ha permesso che tutti si rendessero conto quanto potesse essere devastante il cyberbullismo e quanto fosse necessario prendere delle contromisure.

Grazie a questo caso, nel 2017, è stata varata la prima legge sul cyberbullismo in Italia e in Europa.

Per Carolina, e per tutti gli altri.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text c_id=”.vc_1581070278891″]

Comunicare é l’arma piÚ efficace contro il bullismo. 

Il bullismo è una piaga che affligge la nostra civiltà, l’espressione massima della tendenza alla prevaricazione che, forse, fa parte della nostra natura.

Così ci sarà sempre, in ogni scuola, in ogni caso, colui che si prenderà gioco dei più fragili.

E lo farà per cattiveria, purissima cattiveria.

Ma la cattiveria di cui è capace l’essere umano non fa quasi più notizia…

“Ciò che mi spaventa non è la violenza dei cattivi; è l’indifferenza dei buoni.”, diceva Martin Luther King.

È l’alleanza tra i buoni che ci salverà dai cattivi.

Ed è qui che la comunicazione assume un ruolo importantissimo, perché il modo migliore per allearsi è comunicare.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]