
Il logo di Amazon: il sorriso piu’ acquistato del mondo
Il logo di Amazon è l’esempio di come un lungo processo di studio e di miglioramento può portare ad un risultato quasi tecnicamente perfetto, senza che ci sia mai stato un vero e proprio colpo di genio.
Questo logo famosissimo è frutto di continue migliorie apportate al logo originale di quello che era partito come un sito per la vendita di libri online.
Un passo alla volta
Il primo nome che Jeff Bezos aveva pensato per la propria attività era Cadabra, ma si narra che l’assonanza con la parola inglese “Cadaver” lo abbia spinto a rinunciare.
Così nel 1995 Amazon.com fa il suo debutto sul web con il suo primissimo logo.
Una enorme “A” attraversata da una lunga striscia bianca che vuole ricordare il corso del Rio delle Amazzoni a cui il nome fa riferimento.
Il logo originale resiste appena due anni.
C’è necessita di qualcosa di più semplice, di più diretto.
Via qualsiasi disegno, dal 1998 il logo di Amazon abbondona i fronzoli e opta per un logo formato dal nome dell’azienda e uno slogan “Earth’s biggest bookstore”.
Ma il 1998 non è un anno come gli altri per Amazon.com: l’azienda ormai è in grande crescità, la propria rete di e-commerce molto sviluppata e per Jeff è arrivato il momento di fare un passo in più.
È a questo punto che Amazon diventa l’azienda che conosciamo, abbandonando la vendita esclusiva di libri per approdare letteralmente alla vendita di qualsiasi cosa.
Improvvisamente il logo nuovo diviene il logo vecchio e vengono progettati, alla fine dell’anno, ben due loghi diversi
In questi due loghi rintracciamo per la prima volta l’utilizzo del giallo che accompagnerà il logo fino ai giorni nostri.
L’attuale logo: un sistema olistico
Tra i due il secondo verrà scelto per la trasformazione finale.
Il font rimane invariato, la dicitura “.com”, tanto cool negli anni novanta, si sacrifica sull’altare del minimal.
Il giallo rimane nella linea che sottolinea il nome, ma è proprio qui che avviene la magia.
Un elemento apparentemente estetico viene modificato per fare in modo che nella sua semplicità restituisca diversi significati.
Il nuovo logo del 2000, che resiste fino ad oggi, è quello che definiremmo un sistema olistico, dove l’intero contenuto eccede la somma delle sue parti.
La riga gialla, usata come sottolineatura, si trasforma e sfrutta le altre componenti grafiche per rivelare un significato nascosto.
Pochi elementi entrano in relazione per dire molto di più di quello che direbbero da soli.
Quali potrebbero essere i pregi di una azienda di e-commerce?
Principalmente 2: la vestità del catalogo e le soddisfazione dei propri clienti.
Ecco che con una semplice freccia Amazon ci comunica tutto questo.
La freccia che collega la “A” alla “Z” vuole dire al pubblico che su Amazon puoi trovare di tutto.
Ma tutta questa vastità sarà anche sinonimodi qualità?
Basta modificare un po’ la “Z” fare in modo che suggerisca l’ immagine di una zigomo alzato in espressione di giubilo è il gioco è fatto.
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