
LIBRA, UNA NUOVA CRIPTOVALUTA.
Libra è la nuova criptovaluta ideata da Facebook Company.
Vogliamo reinventare la moneta, trasformare l’economia globale. Così le persone, ovunque, potranno vivere vite migliori.
Parole del team di Facebook.
Sappiamo bene che l’ambizione è di casa a Menlo Park, ma questa nuova iniziativa ha davvero le carte in regola per far tutto ciò che promette?[vc_row][vc_column][vc_column_text c_id=”.vc_1578999092623″]
Che cosa è una criptovaluta?
La criptovaluta è un asset digitale, una moneta non fisica, che circola su una Blockchain di reti costituite da computer di utenti, sfruttando la tecnologia p2p.
Ciò che rende le criptovalute più comuni, come i Bitcoin, diverse da tutte le altre valute è la caratteristica di non avere un organo di controllo centralizzato.
Non c’è una zecca che le eroga o una banca centrale che ne determina il valore nominale.
La contabilità è decentralizzata e viene tenuta da una tecnologia chiamata DLT, una specie di libro mastro archiviato in diversi server.
In genere, il valore delle criptovalute è volatile, ovvero stabilito dal mercato stesso: ad oggi, ad esempio, un Bitcoin vale 7.088,50 euro.
Un’altra caratteristica fondamentale delle criptovalute è la garanzia dell’anonimato nelle transazioni.
Gli indirizzi tra i quali avvengono le transazioni non contengono informazioni dei proprietari, dato che possono essere generati facilmente e senza limiti tramite un algoritmo chiamato Elliptic Curve Digital Signature Algorithm (ECDSA).
Purtroppo ci sono alcuni aspetti negativi che vanno considerati.
Le criptovalute risultano essere la moneta preferita dei Black Market, ovvero quei mercati digitali che hanno sede nel Deep Web, in cui è possibile fare shopping di articoli illegali come droga e armi.
Il motivo di tutto questo è rintracciabile nelle due caratteristiche principali delle criptovalute: non sono soggette a controllo centralizzato e garantiscono l’anonimato dei transigenti.
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Che cosa è Libra?
Libra è una criptovaluta un po’ atipica.
La caratteristica fondamentale che la distingue dalle altre criptovalute è quella di non avere un valore volatile, come succede ai Bitcoin.
Libra è una criptovaluta a tutti gli effetti, dato che circolerà su blockchain utilizzando la tecnologia p2p, ma avrà la peculiarità di essere una stablecoin.
Ciò significa che libra, non avrà un valore determinato continuamente dal mercato, ma manterrà il valore costante di 1 USD per unità (circa 0,94 euro).
Questo accorgimento è stato preso dai fondatori di Libra per rassicurare l’ambiente economico e rendere la nuova criptovaluta gestibile e stabile.
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Storia
Il progetto Libra è stato lanciato ufficialmente il 16 giugno 2019, anche se la criptovaluta non è ancora circolante.
Due giorni dopo è stata presentata Calibra, ovvero una sussidiaria di Facebook che si occuperà dei prodotti e dei servizi legati alla criptovaluta e offrirà un portafogli digitale per gestire i propri fondi sulla blockchain.
Il 14 Ottobresi è tenuto il meeting inaugurale della Libra Association, ovvero del consorzio, con sede a Ginevra, che si occuperà della nuova criptovaluta.
Tra i membri del consorzio spiccano società di prim’ordine tra cui Spotify, Vodafone, Coinbase, Iliad e molte altre.
C’è da dire che l’atmosfera non è stata proprio delle migliori.
Poco prima della data del meeting, alcune società non di poco conto, come Paypal, eBay, Visa, Mastercard e Booking, hanno annunciato ufficialmente la loro defezione dal progetto.
Il motivo è da rintracciare nella preoccupazione dei regolatori finanziari nei confronti della nuova iniziativa.
Già a luglio la Federal Reserve americana aveva dichiarato che il progetto Libra non avrebbe avuto futuro.
Inoltre, il 16 settembre 2019, a Basilea, era avvenuto un incontro tra i partecipanti del consorzio Libra Association e i rappresentanti di U.S. Federal Reserve, Bank of England e altre 24 banche centrali.
Il suddetto incontro non ha fatto altro che confermare le preoccupazioni del sistema bancario globale nei confronti di Libra.
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Le preoccupazioni
Tutte queste preoccupazioni risultano essere fondate se si considera che Facebook conta un bacino di utenza che raggiunge quasi un terzo della popolazione mondiale.
Tutte queste persone entrerebbero in un circuito economico non centralizzato e perfettamente parallelo al sistema economico bancario.
Le banche centrali di tutto il mondo ritengono che, data la mancanza di una possibilità di ingerenza da parte loro, sarebbe molto difficile poter regolare e limitare eventuali usi impropri di Libra.
Quello che è successo con i Bitcoin, quando sono diventati la moneta ufficiale degli scambi illegali sul Deep Web, potrebbe ripetersi su scala ancora più grande.
Preoccupazione condivisibile.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_single_image image=”5788″ img_size=”large”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text c_id=”.vc_1578660274614″]
I vantaggi
Tuttavia, i propositi che avrebbero spinto Facebook a dare vita a questa iniziativa sono lodevoli.
Come recita l’infografica che campeggia nella homepage del sito di Libra, attualmente, nel mondo, vi sono circa 1.7 miliardi di persone “unbunked”.
Questo significa che il 31% della popolazione mondiale sarebbe al di fuori della copertura assicurata dai servizi bancari mondiali.
Questa emarginazione economica non fa che frenare lo sviluppo economico del pianeta, penalizzando gli individui che popolano le regioni più povere del mondo e aumentando il gap fra quelle realtà e il resto del mondo più economicamente sviluppato.
La criptovaluta Libra permetterà a tutti questi individui di partecipare ad una realtà economica molto meno esclusiva.
Ma i vantaggi non finiscono qui.
La nuova criptovaluta andrebbe ad ovviare al problema dei trasferimenti internazionali di denaro e ad abbassare i costi di transazione.
Inoltre, l’impatto sull’economia mondiale di un nuovo sistema monetario digitale accessibile a tutti, sembrerebbe in grado di apportare immensi benefici.
Secondo le stime di Libra, andrebbero a crearsi fino 95 milioni di posti di lavoro, aumenterebbe il reddito potenziale di chiunque del 20% e verrebbero ridotti i casi di estrema povertà in tutto il mondo del 22%.
Mica male.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text c_id=”.vc_1578578454742″]
[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text c_id=”.vc_1578660379732″]Ancora una volta l’ambizione di Mark Zuckerberg stupisce il mondo, ma, anche questa volta, la strada da percorrere per realizzare il suo ennesimo progetto si prospetta in salita.
Una salita non poco ripida se si considera il calibro dei detrattori che dovrà affrontare.
Come sempre ci auguriamo che alla fine il progresso risulti vincitore e che possa poi essere gestito con intelligenza, per fare in modo che non cada nelle mani sbagliate.
No matter who you are, where you live, what you do, or how much you have.
Libra is built to make money work for everyone.
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