ChatGPT

ChatGPT lancia il suo motore di ricerca

Stando a quanto riportato da Reuters, OpenAI sta per lanciare un motore di ricerca basato su ChatGPT.

 

Dettagli tecnici e differenze rispetto a ChatGPT

Già lo scorso febbraio, alcune indiscrezioni avevano rivelato che OpenAI stava sviluppando un prodotto per le ricerche web “alimentato parzialmente da Bing”. Questo strumento rappresenterebbe un’evoluzione di “Browse with Bing”, l’estensione introdotta nel settembre 2022 che consente a ChatGPT di connettersi a internet tramite l’API di Microsoft Bing e fornire risposte in tempo reale.

La differenza principale tra il motore di ricerca di OpenAI e le query sottoposte a ChatGPT risiede nel modo in cui vengono formulati i risultati. Le risposte di ChatGPT provengono dai dati di addestramento dell’algoritmo e dalle informazioni disponibili sul web, elaborate per soddisfare le richieste degli utenti. Il motore di ricerca, invece, utilizzerà l’intelligenza artificiale per trovare, analizzare e visualizzare materiali di terze parti, rispondendo in modo più accurato e citando le fonti consultate​ (Adnkronos)​​ (Innovation Island)​.

OpenAI e Google: un confronto inevitabile

Google domina attualmente il settore delle ricerche sul web con l’83% della quota di mercato. Tuttavia, negli ultimi anni, l’efficienza del servizio è stata messa in discussione, con critiche che suggeriscono che la piattaforma abbia privilegiato le entrate pubblicitarie rispetto alla qualità della ricerca.

Negli ultimi tempi, Google ha cercato di rafforzare la sua posizione incorporando vari strumenti basati sull’AI. Nel 2023, la società ha lanciato la Search Generative Experience (SGE), un sistema di intelligenza artificiale in grado di generare testo sintetizzato da diverse fonti web, corredato da link alle pagine originali. Tuttavia, la crescente diffusione di chatbot conversazionali e soluzioni integrate come Copilot di Microsoft sta complicando la situazione per Google​ (Sky TG24)​.

Le aspettative per il futuro

Gli analisti prevedono che i progressi dell’intelligenza artificiale potrebbero causare danni sostanziali alla leadership del motore di ricerca di Google. Entro la fine del 2023, si prevede una diminuzione dello 0,4% nel traffico di Google rispetto al 2022, mentre si stima un aumento del traffico per Gemini (il chatbot di Google), Bing e ChatGPT rispettivamente del 2%, 8% e 4%​ (Adnkronos)​​ (Sky TG24)​.

L’annuncio del nuovo motore di ricerca di OpenAI rappresenta un punto di svolta significativo nel panorama delle ricerche online, aprendo nuove opportunità per l’ottimizzazione dell’esperienza utente sul web.