GUINNESS, LA SECOLARE STORIA DI UN SUCCESSO

Può la storia secolare di un successo economico e culturale iniziare da un errore?

Sir Arthur Guinness risponderebbe di sì.

La leggenda narra che la nascita della Stout, birra dal caratteristico colore bruno e dal sapore amarognolo, fu il risultato di una eccessiva tostatura dell’orzo. L’orzo fu sottoposto ad una vera e propria torrefazione, più che a una tostatura. Tuttavia, invece di destinare il malcapitato orzo alla produzione di infusi e cappuccini, si decise di procedere ugualmente alla realizzazione della birra.

Il risultato fu un capolavoro.

Un po’ come se lasciaste il pollo in forno per cinque ore e, invece di venire fuori carbonizzato, ne uscisse un pollo arrosto da ristorante stellato.

Così, nel 1759, mentre la nuova birra diventava sempre più apprezzata, Sir Arthur Guinness decise di rilevare uno stabilimento, a St. James’s Gate, dove produrre la sua Stout. Sono passati quasi tre secoli da quel giorno.

Oggi la Guinness è l’attrattiva simbolo di una nazione intera.

Quello stesso stabilimento, rilevato con un contratto d’affitto a scadenza nel 1759 per 46 sterline all’anno, oggi conta più di 1,5 milioni di visite annuali. Come è potuto accadere?

LA STORIA DI UN LOGO

Ad oggi, il logo della birra scura più famosa del mondo è composto da tre elementi principali: l’arpa, la scritta “Guinness” e la celebre firma di Arthur Guinness.

Il primo pittogramma dell’arpa appare nel 1862. Si tratta della mitica arpa di Re Brian Boru, personaggio fra lo storico e il mitico, molto caro alla cultura irlandese.

L’arpa ha subito, nel corso dei secoli, ben 5 restyling fino a quello definitivo (per ora) del 2016.

La famosa scritta “Guinness” ha caratterizzato da sempre il marchio, essendo stata sempre presente sulle etichette delle bottiglie, sulle botti di legno, sui poster, sulle pubblicità a stampa, sul merchandise e sui mezzi che trasportavano la birra per il paese e nel mondo.

Dobbiamo, tuttavia, aspettare il 1963 per avere finalmente un lettering ben definito della scritta, ad opera di Bruce Hobbs, che fino a quel momento era apparsa in una varietà infinita di font e dimensioni.

La firma Di Arthur Guinness appare in una etichetta, per la prima volta nel 1862. Questa firma è davvero molto simile a quella apposta da Sir Arthur in calce al contratto che gli assicurò l’affitto dello stabilimento birrificio più visitato del mondo nel 1759.

Anche la firma è stata, negli anni, sottoposta a vari restyling.

Questi tre elementi insieme vanno a formare il logo attuale della famosa Stout.

LA PUBBLICITA’

La prima pubblicità della Guinness appare, su carta stampata, nel 1794.

Ma i grandi investimenti nella pubblicità si registrano negli anni trenta del ‘900. In questo periodo nasce il primissimo slogan della birra Irlandese: GUINNESS IS GOOD FOR YOU.

Lo slogan nasce dal fatto che, all’epoca, si credeva che la Guinness avesse proprietà benefiche. La leggenda vuole che, in Irlanda, tutte le donne che avevano appena partorito ricevessero una pinta di Guinness per ovviare alla carenza di ferro.

A partire dal 1930, un pubblicitario di nome John Gilroy iniziò ad ideare alcune campagne per la Guinness che avevano come protagonisti animali che facevano cose straordinarie.

Lo slogan che accompagno il progetto fu “My godness, My Guinness”.

Il progetto andò avanti fino al 1955, anno in cui la Guinness fece il suo debutto negli spot televisivi.

 

 

Nell’arco del XX furono molte le pubblicità della Guinness a riscuotere notevole successo. La Birreria Irlandese fece anche uso di alcuni testimonial.

Indimenticabile uno spot del 2004 in cui vediamo un Michael Fassbender intento ad attraversare l’oceano a nuoto pur di bere una Guinness con un vecchio amico.

 

 

Un elemento che contribuì all’immagine della Guinness fu l’istituzione di un vero e proprio rituale. La famosa Stout Irlandese non può essere consumata così, a casaccio, come fosse una qualunque altra birra… Eh no!

 

Se si vuole Gustare una vera Guinness bisogna raggiungere la pinta perfetta. Ecco che la Birreria Irlandese diffuse le regole da seguire per gustare una Guinness come si deve.

Come possiamo notare, è richiesta molta pazienza per portare a termine il processo.

Il tema della pazienza diede l’ispirazione per il nuovo slogan della Guinness che accompagno il brand alla fine del XX secolo.

Lo slogan in questione fu: “Le cose migliori succedono a chi sa attendere”.

Sulla scia di questo nuovo slogan venne prodotto una delle recenti pubblicità della Guinness che ebbe più successo.

 

 

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